Abstract

Nel decennio 2001-2010 numerosi passi sono stati compiuti dall’Unione Europea per orientare le città europee verso forme di mobilità sostenibile. Finalità comune alle numerose iniziative messe in campo dall’UE è stata quella di promuovere, soprattutto nelle aree urbane, un aumento della mobilità – indispensabile per lo sviluppo competitivo delle città e per garantire ai cittadini elevate opportunità di accesso alle dotazioni urbane – e una contemporanea drastica riduzione dei significativi costi ambientali che ad essa risultano, a tutt’oggi, associati.
Strategie, iniziative e ricerche in ambito europeo sono state orientate, nel corso del decennio 2001-2010, a promuovere una sostanziale limitazione del trasporto individuale su gomma all’interno delle aree urbane e ad incentivare forme di mobilità sostenibile. Più specificamente, strategie e azioni sono state prioritariamente rivolte a: favorire innovazioni relative ai modi e ai mezzi del trasporto urbano; garantire un riequilibrio intermodale all’interno delle aree urbane, favorendo il trasporto pubblico, soprattutto su ferro, e gli spostamenti pedonali e ciclabili; superare la settorialità che ha a lungo caratterizzato la pianificazione dei trasporti, delineando processi di governo basati sull’integrazione tra politiche e strumenti per la pianificazione della città, dei trasporti e dell’ambiente (Galderisi, 2007). A partire dal 2007, l’Unione Europea ha ulteriormente e significativamente intensificato il proprio impegno per una riduzione dei costi ambientali della mobilità urbana: dal Libro Verde sul Trasporto Urbano, al Patto dei Sindaci mirato a coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale e, ancora, al più recente Libro Bianco sui Trasporti del 2011, numerose sono state le iniziative messe in campo dall’Unione Europea per dare concretezza e operatività agli indirizzi già delineati nel Libro Bianco del 2001.
Inoltre, le nuove sfide ambientali che le città, e non solo quelle europee, sono chiamate ad affrontare nel prossimo futuro, dai cambiamenti climatici ai crescenti costi e alla progressiva riduzione del petrolio (prospettiva di lungo termine ma di certo non trascurabile), hanno contribuito a rafforzare la centralità del tema della mobilità urbana anche in ambito scientifico e nuove prospettive di ricerca che inquadrano tale tematica nella più ampia griglia teorica della costruzione di città “resilienti” vanno sempre più chiaramente delineandosi.
Pertanto, a partire da una sintetica rassegna delle più recenti iniziative messe in campo dall’Unione Europea per una mobilità urbana sostenibile, il presente contributo focalizza l’attenzione sulla rilevante influenza che il concetto di resilienza sta oggi assumendo nella revisione delle politiche per la mobilità in ambito urbano e, soprattutto, nel fornire una decisiva spinta verso una più efficace integrazione tra governo delle trasformazioni urbane e governo della mobilità.


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https://doaj.org/toc/1970-9870
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Published on 01/01/2011

Volume 2011, 2011
DOI: 10.6092/1970-9870/443
Licence: CC BY-NC-SA license

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